Nelle caselle postali dei condomini 167 stanno arrivando delle
letterine che spiegano come le proposte che la Giunta Alparone e Bogani stà consegnando non siano altro che una malevole
mossa elettorale.
Aprile 2014: La seconda "provvisoria" proposta di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà
Le ricette di Cara Terra Mia fanno bene alla salute.
LE BUGIE
HANNO LE GAMBE CORTE
(e nella
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà sono
cortissime)
Tanto per non perdere la memoria
di quello che è successo, partiamo dall’inizio.
Dal palazzo, era il 2011, si è
cominciato col dire che la Corte
dei Conti imponeva di rivedere i criteri di stima, poi abbiamo scoperto che
invece diceva tutt’altro.
Ci hanno raccontato che votando la
delibera si limitava l’aumento al 10-15%,
altrimenti i corrispettivi sarebbero raddoppiati. La verità che l’aumento è
stato anche più del triplo (un esempio è Via Generale Dalla Chiesa, per la
stessa tipologia da meno di 5.000 euro
nel 2010, oltre 15.000 euro nel 2012).
Ci hanno raccontato in una bella
letterina verde che potevamo diventare
proprietari di casa nostra, come se non l’avessimo già pagata a fronte di
sacrifici che i cittadini ben conoscono.
Ci hanno raccontato che avevano
preso accordi con le banche e con la Posta per consentire una
rateizzazione (basta leggere la Calderina del settembre 2010), e così non è
stato.
Hanno candidamente raccontato che
i nostri soldi servivano per risanare il bilancio, in barba al vincolo di destinazione dei proventi, che invece devono
essere destinati all’edilizia sociale.
Ci hanno raccontato che gli aumenti sono dovuti alla legge che nel
frattempo era cambiata, e non era vero, la legge sulla trasformazione del
diritto di superficie in diritto di proprietà era sempre la stessa nel 2010 e
fino al 31 dicembre 2013. Solo il 1° gennaio di quest’anno è effettivamente
cambiata.
Ci hanno raccontato che la colpa
degli aumenti non era la loro e che
imponevano questo addebitando la colpa
alle precedenti amministrazioni che non avevano fatto in tempo. In
tempo a far cosa se nulla si era
modificato e con cittadini che avevano e ancora hanno un arco temporale di
decisione superiore ai cinquant’ anni
Ci hanno raccontato che non si
potevano fare sconti. Molte
Amministrazioni, indipendentemente dallo schieramento politico, lo facevano e
continuano a farlo. Anche la giunta Alparone Bogani ha fatto questo , nel 2010
, ma solo per alcuni. Che sia una bugia
dire che non si potevano fare sconti?
Ci hanno raccontato che le nostre case economiche di edilizia
convenzionata sono e resteranno sempre nuove, naturalmente al solo fine di
calcolare il corrispettivo di trasformazione, che così è destinato a lievitare.
Ci hanno raccontato che
utilizzavano i valori minimi per effettuare il calcolo, ma poi abbiamo scoperto
che non sono state utilizzate le tabelle
dell’Agenzia delle entrate (OMI), ma malamente quelle della Borsa
Immobiliare (OSMI).
Ci hanno raccontato che la nostra casa economica e popolare di periferia
non può valere meno di 1.912 euro al metro quadro, una follia di cui
qualsiasi persona dotata di buon senso si rende conto. Basta chiedere a
qualsiasi agenzia immobiliare se abbiamo la minima possibilità di vendere a
queste condizioni.
Ci hanno raccontato che avevano
fatto il massimo per venirci incontro e per far si che le richieste fossero le più basse possibili ; poi abbiamo scoperto che si potevano comunque
fare riduzioni maggiori.
Ai fine della determinazione del
corrispettivo relativo alla trasformazione del diritto di superficie in diritto
di proprietà valutano le nostre case come nuove, senza considerare gli anni che
hanno, e la relativa classe energetica che non è ne A ne B ne C. Molti degli edifici costruiti in diritto di
superficie a Paderno Dugnano, risalgono ad anni precedenti il 1992, e come si
può facilmente immaginare non si è lesinato nell’uso di componenti edili che
contengono fibre di amianto. Non hanno
tenuto conto per niente che gli edifici hanno una trentina d'anni di vetustà.
Ci hanno raccontato un sacco di …
respinta al mittente la bieca mossa elettorale
Cosa chiedono i condomini 167
1 - Applicazione del valore
corretto delle nostre case, che per l’Agenzia delle entrate (dato II° semestre
2013) varia da €/mq. 1.200 a
€/mq. 1.500 (non €/mq. 1.912);
2 - Rivedere le stime correggendo
errori ed imprecisioni;
3 - Solo a questo punto, massima
riduzione del corrispettivo pari al 50%, così come ammesso dall’articolo 31,
comma 48, della legge 448/98, in vigore dal 1° gennaio 2014.
Tutte le forze politiche al
momento all’opposizione si sono impegnate a realizzare le giuste richieste dei
condomini 167 padernesi uniti nel Comitato Cara Terra Mia
Prossima la distribuzione di altri 2000 volantini.
Prossima la distribuzione di altri 2000 volantini.
A presto CARA TERRA MIA | ||
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