Biblioteca Tilane a Paderno Dugnano
il 29 OTTOBRE 2015 ALLE ORE 18.30
il 29 OTTOBRE 2015 ALLE ORE 18.30
Una “casa
passiva” è un’abitazione che ha bisogno di poco “combustibile” per garantire il
giusto comfort ai suoi abitanti in tutte le stagioni dell’anno. L’involucro e
gli impianti di una casa passiva sono, infatti, progettati per sfruttare al
meglio le condizioni climatiche esterne, traducendole in comfort, risparmio
energetico e riduzione dei costi riscaldamento.
Si chiama
“passiva” perché la somma degli apporti passivi di calore dell'irraggiamento
solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all'edificio
dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite
dell'involucro durante la stagione fredda.
Possono essere le case di edilizia popolare anche energeticamente efficienti?
Consumano meno di 23,48kWh/m2 all'anno contro i circa 160 kWh/m2
della media delle abitazioni italiane. Il loro fabbisogno energetico, in
pratica, risulta più di sei volte inferiore a quello medio.
Risparmiare con la paglia. La casa di paglia è economicamente sostenibile. Il costo di costruzione e di gestione di un edificio in balle di paglia è molto più basso rispetto a un edificio tradizionale. Il vantaggio economico si nota nel tempo, risparmiando quasi il 75 per cento dei costi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti. Nel caso poi che l’edificio venga progettato secondo i principi di bioclimatica è persino possibile portare a zero le spese eliminando gli impianti.
A proposito
il cappotto termico esterno di un palazzo o di una casa, può essere fatto con Isolanti naturali per esempio la
lana di pecora o vegetali quali fibra di mais, pomice, sughero…
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L'energia che consumiamo è per la maggior
parte prodotta da combustibili
fossili:
la CO2 emessa non può
essere smaltita dall'ecosistema
del pianeta, resta in atmosfera e dà luogo all'effetto serra con conseguente riscaldamento del
pianeta (global warming). Il
danno è già enorme e irreversibile.
Se entro
il secolo l'aumento dovesse raggiungere i 3° C le conseguenze
potrebbero
essere catastrofiche.
A questo chiaro quanto allarmante dato di fatto,
è seguita un'altra domanda, anche questa inevitabile:
sarà vivibile il pianeta che lasciamo
alle giovani generazioni?
Si
è passati dunque alla seconda motivazione relativa all'importanza di
risparmiare energia, oggettiva ed "ovvia" quanto la prima: le risorse del sottosuolo non sono infinite.
Sembra
sicuro che l'estrazione del petrolio abbia raggiunto il momento di picco (domanda
= offerta); ne conseguirà un'impennata esponenziale dei prezzi dei
vari combustibili fossili. Del resto le energie rinnovabili crescono con
lentezza e difficoltà non solo perché ostacolate dagli interessi delle lobby dei petrolieri ma anche perché
non sono supportate da una favorevole e fattiva coscienza popolare.
Di questo ed altro si parlerà il 29 Ottobre alle ore 18.30 alle Tilane.
A presto CARA TERRA MIA
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