La lettera delle famiglie ai Signori Marco Alparone e Gianluca Bogani
Impara ad ascoltare
Il 13 settembre un altro centinaio di famiglie padernesi ha ricevuto l’iniqua proposta di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà per le aree residenziali sottoposte a piano particolareggiato di iniziativa pubblica per l’edilizia economica e popolare di cui alla legge n. 167 del 1962.
Centinaia
di cittadini di Paderno Dugnano nel 2011 e nel 2012, hanno già ricevuto analoga
proposta di trasformazione, ad importi anche triplicati rispetto alle proposte
che la stessa Giunta (PDL, Lega Nord, Lista Di Maio) ha formalizzato solo ad
alcuni nel 2010.
E
come oggi, l’iniqua proposta era accompagnata da una lettera ai “cari concittadini” da parte del
Vicesindaco Gianluca Bogani.
Le
lettere ai “cari concittadini”, sono
cambiate nel tempo. Si sono adeguate alla diverse sensibilità che la
popolazione ha assunto verso la trasformazione del diritto di superficie.
Con
il passare del tempo è un po’ più difficile ingannare i condomini 167, da qui
la necessità di essere sempre più attenti e sottili nell’accompagnare una
proposta che certo non merita alcun accoglimento.
Con
un precedente articolo avevamo già confrontato le lettere del 2011 e del 2012:
l’evoluzione delle lettere del Vicesindaco
I
principali punti variati tra la lettera del 2011 e quella del 2012 sono
(contenuti già pubblicati):
1. E’ stato omesso il fine indicato
ai condomini oggetto dell’attenzione dell’Amministrazione comunale nel 2011, in
particolare la frase cancellata è la seguente:
Abbiamo
passato mesi a continuare a ripetere cha la casa è già nostra, che l’abbiamo
già pagata con i nostri sacrifici, che si parlava solo del terreno. Dai e dai,
pur continuandoci a tartassare e a chiederci molto più di quello che era lecito
aspettarsi, sembra che il concetto finalmente sia stato recepito.
2. Per giustificare il raddoppio
degli importi richiesti, rispetto alle “proposte” che questa Amministrazione ha
inviato solo ad alcuni negli anni 2009 e 2010, nel 2011 erano state usate
queste parole:
Non
c’è che dire si afferma una cosa e si fa
l’esatto opposto. Il classico esempio di politici che ritengono i propri
amministrati (ed elettori) dei perfetti ingenui e babbei, a cui tutto di può
propinare.
Smascherato
l’imbroglio quest’aria fritta sotto forma di parole è stata oggi sostituita con
le più neutre e rassicuranti:
Si
aprirebbe qui un capitolo, sono temi di cui tanto si è parlato e tanto, nostro
malgrado si dovrà ancora dire. Ricordiamo solo che le stime (oltremisura alte)
sono state commissionate ad un consulente esterno pagato con le nostre tasse, e
che si possono in diversi modi ridurre
gli importi richiesti. Invitiamo a
rileggere la Proposta protocollata dai cittadini del Comitato Cara Terra Mia in
data 13 marzo 2012, reale, fattibile, che rispetta la legge, ma non
conforme alla fame di “fare cassa” sulla nostra pelle che qualifica questa
Giunta.
3. E’ scomparsa la possibilità,
gentilmente offerta nel 2011, di pagare a rate, che era stata presentata con
queste parole:
Detto
così sembrerebbe anche una cosa normale. Il problema nasceva dal fatto che le
rate erano da 2.000 euro ognuna, la seconda scadenza era dopo trenta giorni, e
la terza dopo altri trenta. Per essere chiari nei primi 60 (sessanta) giorni i
cittadini dovevano pagare all’Amministrazione ben 6.000 euro, con una buona
dose di ottimismo per le entrate dei condomini residenti negli stabili di
edilizia convenzionata economica popolare.
Se
esiste almeno una famiglia padernese che ha colto al volo la splendida “possibilità”
di frazionamento offerta nel 2011 meriterebbe un premio.
4. Non tanto il pudore, ma la
protesta dei cittadini arrabbiati, che si sono sentiti ingannati e presi in
giro, ha comportato anche la scomparsa di una frase che da sola racchiude la
spocchia con cui questa Amministrazione ha affrontato il tema della
trasformazione del diritto di superficie:
Preferiamo
non aggiungere nulla su come questa Amministrazione tiene conto delle esigenze
dei cittadini, basta e avanza il virgolettato. Ma i nostri soldi hanno un
preciso vincolo di destinazione e non possono andare nel calderone della spesa corrente.
Hanno allora visto bene di far sparire il richiamo al Patto di Stabilità
finanziaria. Come tutto il resto questione di forma e non di sostanza.
Nel 2013 la lettera del Vicesindaco sarà rimasta identica ?
NO. Il Vicesindaco Bogani
si autocensura.
Con
la lettera del 2012 è stato introdotto un periodo, che ha fatto arrabbiare
molto i cittadini che hanno ricevuto la proposta nello stesso anno.
Un pensiero
che rivelava al tempo stesso una verità e una bugia.
Viene oculatamente cancellata la
precedente ammissione, e magicamente finisce anche la crisi:
L’amministrazione
padernese, con la solita prova di trasparenza, preferisce non informare i
cittadini che ha aumentato a dismisura le richieste. Meglio non dire le cose
come stanno, qualcuno si potrebbe anche arrabbiare, e soprattutto non pagare
ciò che non è giusto.
Le
famiglie padernesi residenti nei condomini economici popolari, secondo
l’’amministrazione padernese, ora possono pagare sette, otto o anche 10.000
euro invece dei tre o 4.000 euro che altri hanno pagato nel 2010.
Forse
ancora oggi non tutti sanno (al palazzo si fa finta di non sapere), che la
legge sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà
non è mai cambiata. E’ sempre la 448 del 1998, la stessa per chi ha ricevuto la
proposta fino al 2010, e la stessa per chi ha ricevuto l’indecente proposta del
2011, 2012 ed ora anche 2013.
cittadini si - babbei no
A presto
Comitato CARA TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione del Diritto di Superficie
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