lunedì 20 gennaio 2014

La scadenza del 16 dicembre 2013. Quanti hanno aderito alla proposta di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà?



La sconfitta del
principe Alparone
e dello sceriffo Bogani


Alla pagina:


abbiamo documentato la richiesta di trasparenza all'uscente Giunta del centro destra di Paderno Dugnano PDL (Forza Italia e Nuovo Centro Destra) e Lega Nord per l’Indipendenza della padania, sul fallimentare procedimento della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà.

L'Amministrazione, con nota del 17 gennaio 2014 (prot. 2627) nello specificare che i dati sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, non rientrano nell'obbligo di pubblicazione, e che non era tenuta ad elaborare dati in suo possesso al fine di soddisfare la richiesta, ha ritenuto opportuno rispondere positivamente, come precisato dalla stessa "nello spirito della più ampia collaborazione e considerato che i dati richiesti saranno successivamente riportati in documenti ufficiali dell'Ente".

La sensazione, dal passaparola era di esigua adesione, notevolmente inferiore ai già scarsi risultati ottenuti nel 2011 (con l'ingiustificato aumento dei corrispettivi) e nel 2012.

Si pensava, a ragion veduta, di adesioni all’iniqua ed esosa “proposta” della Giunta Alparone – Bogani, che si potessero contare sulle dita di una mano.


Si pensava, che le dita di una mano erano fin troppe, e che in realtà chi ha aderito, costretto da situazioni contingenti, quali decessi, separazioni e altri tristi avvenimenti non andavano oltre a quattro gatti.




La realtà è ancora più avvilente per l'Amministrazione padernese, le adesioni, a fronte di 93 (novantatrè) proposte sono state solo 2 (due). Una sconfitta avvilente, oltre il fondo del barile, un fallimento che impone di rivedere le richieste che si sono dimostrate fuori dalla realtà.


Sono oltre due anni che continuiamo a ripeterlo



L'Amministrazione uscente Alparone - Bogani hanno ereditato della Giunta precedente del Sindaco Massetti un lusinghiero 81% di adesioni.

Era sufficiente non fare danni, seguire un solco già tracciato, non avere brama di affondare la mani nelle tasche dei cittadini, insomma quello che qualsiasi persona dotata di un minimo buon senso avrebbe fatto.
E invece, ecco il disastro che sono riusciti a combinare, un fallimento che anche noi stentiamo a credere, una debacle che forse non ha precedenti:




A breve, nel principio della massima trasparenza, renderemo pubblico il documento ricevuto e un comunicato stampa. 




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