sabato 11 gennaio 2014

MAL'ARIA DI CITTA'



La qualità dell’aria costituisce ancora oggi uno dei problemi principali con cui sindaci e
Amministratori devono confrontarsi. L’elevato livello di inquinamento in gran parte delle aree
urbane italiane richiede interventi urgenti e risolutivi.

A far scattare l’emergenza smog durante i mesi invernali sono sempre le polveri fini, ovvero il
PM10 e il PM2,5 (particolato formato da particelle con dimensioni inferiori rispettivamente ai 10 e ai 2,5 micron (m), unità di misura che corrisponde a 1 millesimo di millimetro). Proprio per le loro dimensioni così piccole e per il fatto che sono costituite da una miscela di sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera, questo inquinante risulta molto pericoloso per la salute dei cittadini e il rischio aumenta al diminuire delle dimensioni delle particelle. Più sono piccole e maggiore è la capacità di penetrare in profondità nell’apparato respiratorio o addirittura in quello circolatorio e cardiovascolare.

Tabella 2 - PM2,5: Città che hanno superato il valore obiettivo di 25 μg/m3 come media annuale (Dlgs 155/2010) – dati 2011)

Le cause dell’inquinamento atmosferico e acustico sono conosciute da tempo. Sono i processi industriali e di produzione di energia e in città prevalentemente il traffico veicolare e i riscaldamenti, le principali fonti di emissione di polveri fini, ossidi di azoto, dei precursori dell’ozono o di altri inquinanti come gli idrocarburi policiclici aromatici o il monossido di carbonio e del rumore. Questi sono quindi i settori su cui bisogna intervenire attraverso Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) più severe per i siti produttivi e le centrali elettriche, politiche di efficienza energetica degli edifici, diffusione di fonti rinnovabili e pulite per la produzione di energia e per il riscaldamento delle nostre abitazioni e una nuova mobilità incentrata sul trasporto pubblico locale e su quello ferroviario.


Queste sono alcune delle considerazioni e informazioni presenti nel dossier di Lega Ambiente e che consigliamo di consultare.

Per visualizzare il dossier



A presto CARA TERRA MIA


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