mercoledì 3 ottobre 2012

I condomini 167 hanno già pagato.




Riceviamo e pubblichiamo


Gentili lettori, vorrei sottoporre un dubbio alla vostra attenzione.

Vivo in una casa  di cooperativa costruita negli anni ’70 su un terreno concesso in diritto di superficie della durata di 99 anni.

Per poter comprare la casa costruitaci sopra, tutti i proprietari nel 1979 pagarono circa 56 milioni di lire per il diritto di superficie.
Nel 1998 a della sentenza protocollata n. 15378 del 1990 che adeguava il prezzo del diritto di superficie, furono pagati altri 425 milioni di lire (cioè 62.800 lire a mq.).
Ma i conti non tornano, quando nel 1979 il Comune espropriò il terreno ai proprietari lo pagò 3.000 lire al mq. (prezzo di allora).

Oggi a distanza di 32 anni a seguito delle varie legislazioni che lo hanno concesso, il Comune decide di darci la possibilità di riscattare tale terreno, e decide che per poter riscattare il terreno ormai strapagato, occorre corrispondere un importo calcolato su 2.250 euro/mq. (valore immobile nuovo).

Ma se dai dati ricavati dall’Agenzia del Territorio nel 2010 i prezzi degli immobili nelle aree periferiche come la mia si attestano intorno a 1.250/1.500 euro a mq.;

Perché dovrei pagare su 1.000 a mq. euro in più?
Pare che questo prezzo sia lievitato perché riapprezzato a seguito del valore aggiunto dato dalla costruzione che vi sta sopra.

E poi siamo proprio sicuri che occorre pagare il prezzo ad oggi e non quello dell’epoca?
Non basterebbe prendere il prezzo dell’epoca e rivalutarlo secondo gli indici ISTAT?

Io sono un pensionato e le risposte non le ho, so solo che dopo tutto ciò che ho speso per la casa (abitazione in edilizia convenzionata di tipo economico popolare) pagata allora 55 milioni di lire, nonostante il prezzo pattuito era di 27 milioni di lire, il prezzo da pagare per riscattare il terreno deciso dal Comune è di 7.707,00 euro.

Un condomino di
Via Agostino Novella 5
Paderno Dugnano




Al di la dei comunicati, delle prese di posizione, dei parametri utilizzati, rimangono tante lettere come queste che ci ricordano  quanto i condomini abbiamo già pagato, e che ne nessuno considera.

E  l’interrogativo di fondo rimane, perché dobbiamo pagare ancora e perché, alle condizioni imposte dalla Giunta Alparone e Bogani di Paderno Dugnano?


A presto











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