giovedì 5 giugno 2014

La Corte dei Conti con il parere 170/2014/PAR: la nuova disciplina non fornisce alcun titolo per la restituzione di quanto già versato per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà





quello che la giunta Alparone – Bogani
non vuole dire


La trovata elettorale di promettere la restituzione di parte di quanto già pagato da alcuni cittadini si è sciolta come neve al sole.

La risposta della Corte dei Conti, alla richiesta del 4 aprile dell’amministrazione uscente, non si è fatta attendere.

La speranza che il responso arrivasse solo dopo la consultazione elettorale si è presto sgretolata.

La Corte dei Conti ci ha messo solo 11 giorni per rispondere, il 15 aprile aveva già deliberato, ma dal palazzo nessuna notizia



documento non pubblicato sul sito istituzionale

la richiesta dell'amministrazione Alparone - Bogani del 4 aprile





sono state formulate stime alla vigilia delle elezioni senza capire la corretta interpretazione della norma 















Come è stata formulata la domanda dall’amministrazione Alparone:



 







La risposta della Corte dei Conti, chiara ed inequivocabile:









Si è voluto illudere i cittadini con una eventualità, non difficile da realizzarsi, ma impossibile.

Lo sapevano anche i bambini, la modifica al comma 48 dell’articolo 31 della legge 448 del 1998, non prevedeva alcuna retroattività, ciò che è stato pagato non può rientrare nelle tasche dei cittadini.

Stiamo ben attenti ad aderire anche
alle “nuove” proposte,
scontate giusto prima delle elezioni

Anche queste presentano più di un aspetto “critico”, che dopo il ballottaggio di domenica 8 giugno dovremo affrontare. E se non ascoltati dalla prossima amministrazione avremo il dovere e il diritto di continuare a dire NO.


i cittadini continueranno a chiedere

la revisione di stime che rimangono inique








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