quello che la giunta Alparone –
Bogani
non vuole dire
La trovata elettorale di promettere la
restituzione di parte di quanto già pagato da alcuni cittadini si è sciolta
come neve al sole.
La risposta della Corte dei Conti, alla
richiesta del 4 aprile dell’amministrazione uscente, non si è fatta attendere.
La speranza che il responso arrivasse solo dopo la consultazione elettorale
si è presto sgretolata.
La Corte dei Conti ci ha messo solo 11 giorni per
rispondere, il 15 aprile aveva già deliberato, ma dal palazzo nessuna notizia
documento non pubblicato sul sito
istituzionale
la richiesta dell'amministrazione Alparone - Bogani del 4 aprile |
sono state formulate stime alla vigilia delle elezioni senza capire la corretta interpretazione della norma |
Come è stata formulata la domanda
dall’amministrazione Alparone:
La risposta della Corte dei Conti, chiara ed
inequivocabile:
Si è voluto illudere i cittadini con una
eventualità, non difficile da realizzarsi, ma impossibile.
Lo
sapevano anche i bambini, la modifica al comma 48 dell’articolo 31 della legge
448 del 1998, non prevedeva alcuna retroattività, ciò che è stato pagato non
può rientrare nelle tasche dei cittadini.
Stiamo ben attenti ad aderire anche
alle “nuove” proposte,
scontate giusto prima delle elezioni
Anche queste presentano più di un aspetto
“critico”, che dopo il ballottaggio di domenica 8 giugno dovremo affrontare. E
se non ascoltati dalla prossima amministrazione avremo il dovere e il diritto
di continuare a dire NO.
i cittadini continueranno a chiedere
la revisione di stime che rimangono
inique
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