lunedì 2 giugno 2014

Il ballottaggio di domenica 8 giugno: la grigia Città di questi anni si può tingere di rosa



Se guardiamo ai voti ottenuti dalle liste che sostengono la candidatura del Sindaco uscente Alparone e a quelli delle liste che sostengono Antonella Caniato la distanza è di ben 2.153 consensi.

Le 6 liste che compongono il frammentato centro destra di Paderno Dugnano hanno ottenuto 12.274 voti per il 48,12%, mentre le 5 liste del centro sinistra hanno ottenuto 10.121 per il 39,68%.

Una distanza che potrebbe apparire incolmabile, tuttavia diversi indicatori fanno ritenere che la partita sia tutt’altro che chiusa, anzi.

In primo luogo c’è da considerare che il sindaco uscente Alparone, alle precedenti consultazioni amministrative del 2009 era passato al primo turno senza bisogno del ballottaggio, e dopo cinque anni di governo ha perso per strada un migliaio di voti.

In secondo luogo, il voto padernese si è dimostrato particolarmente nevrotico. Votazioni avvenute nello stesso giorno, hanno fornito dati totalmente diversi, anzi opposti tra le Europee e le Comunali. I dati tra le due consultazioni sono comparabili considerati i voti validi pressoché identici, 25.522 per le europee e 25.506 per le comunali.

Alle Europee hanno nettamente prevalso le forze di centro sinistra che hanno ottenuto 12.059 voti pari al 47,25%, in particolare il solo Partito Democratico è stato scelto da 10.606 cittadini, il 41,56%.





Situazione che, come detto, è stata ribaltata alle comunali: 



  
Il primo dato macroscopico sono le preferenze accordate al Movimento 5 Stelle che, nello stesso giorno, passa da 4.628 voti a 2.956, perdendo 1.672 voti pari al 36,13%. Un elettore su tre che ha accordato la propria preferenza alle europee, in sede amministrativa ha stravolto il proprio intendimento, facendo evidentemente una scelta di conservazione.
E’ difficile credere che i cittadini con intenzione di voto al M5S possano preferire un’opposizione sterile ed inascoltata, come destinata da una Giunta Alparone (cinque anni di governo hanno insegnato qualcosa), ad un’opposizione costruttiva come possibile con Antonella Caniato.

La conclusione più ovvia e superficiale è considerare comunque premiato un ipotetico buongoverno espresso dall’amministrazione uscente.

Tuttavia in tale situazione tutti i soggetti vengono, seppur in misura diversa, premiati.

Qui invece ci troviamo di fronte ad un sostanzioso premio alle due liste che fanno espresso riferimento ad Alparone, un indubbio successo personale, che però ha cannibalizzato gli alleati, che indistintamente perdono un elettore su tre che li aveva scelti alle europee.

Enorme la disfatta della Lega Nord, dove solo 1.450 cittadini sui 2.441 hanno confermato alle comunali il proprio voto (-991) perdendo in un istante il 40,60% della propria forza elettorale.
Se si pensa che alle comunali del 2009 la Lega Nord aveva ottenuto 3.275 voti pari al 12,64%, il quadro si fa ancor più a tinte fosche, è stata abbandonata da oltre il 55% dei propri elettori, un tracollo.

Sarebbe banale pensare, ad un sindaco (Alparone) che ha governato benissimo, ed a un Vicesindaco (Bogani) che ha fatto disastri. Certo, la Lega Nord è stata protagonista delle note tra le più dolenti di questi cinque anni, ad esempio il P.G.T. o la disastrosa gestione della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà della prima casa economica e popolare di migliaia di cittadini di Paderno Dugnano, che non può non aver pesato sull’esito del voto e quindi sulla necessità del ricorso al ballottaggio.

Ma non sono state scelte di una componente, le responsabilità sono di tutti gli attori, e del Sindaco Alparone in particolare, troppo facile addossare tutte le colpe al solo Bogani e alla Lega Nord in particolare.

In questo quadro si deve ritenere soddisfatta la LISTA DI MAIO, che pur perdendo un centinaio di voti rispetto al 2009, un elettore su dieci delle precedenti consultazioni, ha sostanzialmente mantenuto la propria forza e non si è fatta schiacciare.

Analogo quadro agitato nel centro sinistra, con un Partito Democratico (con lista Insieme per Antonella) che perde 2.710 elettori rispetto alle europee (1 su 4), e allo stesso modo anche la Lista Sinistra per Paderno Dugnano. Invece in controtendenza rispetto alle europee Scelta Civica/Europea che raddoppia i consensi, che comunque rimangono pochi, e la Lista Insieme per Cambiare, per una parte e con i dovuti distinguo, riconducibile ai Verdi, che ottiene uno straordinario risultato.

In un quadro elettorale così agitato e senza una logica apparente, ci si può aspettare qualsiasi risultato al ballottaggio di domenica 8 giugno.


Il cambiamento possibile


 A presto Cara Terra Mia

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