Se guardiamo ai voti ottenuti
dalle liste che sostengono la candidatura del Sindaco uscente Alparone e a quelli
delle liste che sostengono Antonella
Caniato la distanza è di ben 2.153 consensi.
Le 6 liste che compongono il frammentato
centro destra di Paderno Dugnano hanno ottenuto 12.274 voti per il 48,12%, mentre le 5 liste del centro sinistra
hanno ottenuto 10.121 per il 39,68%.
Una distanza che potrebbe apparire
incolmabile, tuttavia diversi indicatori fanno ritenere che la partita sia
tutt’altro che chiusa, anzi.
In primo luogo c’è da considerare
che il sindaco uscente Alparone,
alle precedenti consultazioni amministrative del 2009 era passato al primo turno senza bisogno del ballottaggio, e
dopo cinque anni di governo ha perso per
strada un migliaio di voti.
In secondo luogo, il voto
padernese si è dimostrato particolarmente nevrotico. Votazioni avvenute nello
stesso giorno, hanno fornito dati totalmente diversi, anzi opposti tra le
Europee e le Comunali. I dati tra le due consultazioni sono comparabili
considerati i voti validi pressoché identici, 25.522 per le europee e 25.506
per le comunali.
Alle Europee hanno nettamente prevalso le forze di centro
sinistra che hanno ottenuto 12.059 voti pari al 47,25%, in particolare il solo Partito
Democratico è stato scelto da 10.606 cittadini, il 41,56%.
Situazione che, come detto, è stata
ribaltata alle comunali:
Il primo dato macroscopico sono le
preferenze accordate al Movimento 5
Stelle che, nello stesso giorno, passa da 4.628 voti a 2.956, perdendo 1.672 voti pari al 36,13%. Un
elettore su tre che ha accordato la propria preferenza alle europee, in sede
amministrativa ha stravolto il proprio intendimento, facendo evidentemente una
scelta di conservazione.
E’ difficile credere che i
cittadini con intenzione di voto al M5S possano preferire un’opposizione
sterile ed inascoltata, come destinata da una Giunta Alparone (cinque anni di
governo hanno insegnato qualcosa), ad un’opposizione costruttiva come possibile
con Antonella Caniato.
La conclusione più ovvia e
superficiale è considerare comunque premiato un ipotetico buongoverno espresso
dall’amministrazione uscente.
Tuttavia in tale situazione tutti
i soggetti vengono, seppur in misura diversa, premiati.
Qui invece ci troviamo di fronte
ad un sostanzioso premio alle due liste
che fanno espresso riferimento ad Alparone, un indubbio successo personale,
che però ha cannibalizzato gli alleati, che indistintamente perdono un elettore
su tre che li aveva scelti alle europee.
Enorme la disfatta della Lega Nord, dove solo 1.450 cittadini sui 2.441 hanno confermato alle comunali il proprio
voto (-991) perdendo in un istante il 40,60% della propria forza elettorale.
Se si pensa che alle comunali del
2009 la Lega Nord aveva ottenuto 3.275
voti pari al 12,64%, il quadro si fa ancor più a tinte fosche, è stata abbandonata da oltre il 55% dei
propri elettori, un tracollo.
Sarebbe banale pensare, ad un
sindaco (Alparone) che ha governato benissimo, ed a un Vicesindaco (Bogani) che
ha fatto disastri. Certo, la Lega Nord è stata protagonista delle note tra le
più dolenti di questi cinque anni, ad esempio il P.G.T. o la disastrosa
gestione della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà
della prima casa economica e popolare di migliaia di cittadini di Paderno
Dugnano, che non può non aver pesato
sull’esito del voto e quindi sulla necessità del ricorso al ballottaggio.
Ma non sono state scelte di una componente, le responsabilità sono di
tutti gli attori, e del Sindaco Alparone in particolare, troppo facile
addossare tutte le colpe al solo Bogani e alla Lega Nord in particolare.
In questo quadro si deve ritenere
soddisfatta la LISTA DI MAIO, che pur perdendo un centinaio di voti rispetto al
2009, un elettore su dieci delle precedenti consultazioni, ha sostanzialmente
mantenuto la propria forza e non si è fatta schiacciare.
Analogo quadro agitato nel centro
sinistra, con un Partito Democratico
(con lista Insieme per Antonella) che perde 2.710 elettori rispetto alle europee (1 su 4), e allo stesso modo
anche la Lista Sinistra per Paderno Dugnano. Invece in controtendenza rispetto
alle europee Scelta Civica/Europea che raddoppia i consensi, che comunque
rimangono pochi, e la Lista Insieme per Cambiare, per una parte e con i dovuti
distinguo, riconducibile ai Verdi, che ottiene uno straordinario risultato.
In un quadro elettorale così
agitato e senza una logica apparente, ci si può aspettare qualsiasi risultato
al ballottaggio di domenica 8 giugno.
Il cambiamento possibile
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