martedì 7 ottobre 2014

Gli occhi di Cara Terra Mia sul consiglio comunale del 29 settembre: errare humanun est diabolicum perseverare



Dal Consiglio Comunale e dalle previsioni di bilancio rivedute al 30 agosto 2014, possiamo ormai dire che è da ritenersi pacifico che le precedenti previsioni di incasso (elaborate alla fine di aprile) derivanti dai diritti di superficie ex legge 167, che la giunta uscente alla cui guida vi erano l’attuale sindaco e vicesindaco siano state, usando un eufemismo, non correttamente valutate, nonostante la parziale applicazione della legislazione in materia.

Una valutazione errata ci può anche stare se non vi sono premesse su cui poter valutare con adeguatezza un dato.
Ma è questo il caso visto l’andamento degli ultimi due anni?

Forse il totale rifiuto di questa amministrazione a prestare orecchio alle richieste dei cittadini ha prodotto questo risultato.

Ma i cittadini coinvolti nella trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà cosa chiedevano?

Sconti particolari al di fuori di norme o leggi?

Insomma condizioni di particolare favore?

Ma può essere che si chiedano cose al di fuori della portata di amministratori chiamati a svolgere questo compito nell’interesse comune?

Nossignori.

Questi cittadini chiedevano e chiedono tutt’ora la semplice applicazione di norme e leggi previste ed applicate in città e paesi italiani. Ma senza andar troppo lontano anche nella regione Lombardia.

Ma torniamo alle previsioni di bilancio in materia di diritto di superficie.

Il valore appostato nella previsione di bilancio 2014 di fine Aprile era pari ad euro 550.000 quando l’organo amministrativo era già a conoscenza dei correttivi che avrebbe posto in essere a sostegno di questa valutazione.
Questi correttivi scaturivano sulla base di una modifica legislativa di fine 2013 e rappresentavano per i proprietari degli immobili in diritto di superficie delle riduzioni, ancorché decisamente inferiori rispetto a più del triplicamento applicato agli stessi negli anni precedenti.

E’ consuetudine che gli amministratori, quando si apprestano a delle valutazioni, devono usare quella che viene definita la prudenza del buon padre di famiglia.

E’ stato così?

Il libero pensiero di ognuno si può formare semplicemente grazie ai numeri, ed ecco i numeri:




Va tenuto presente che chi ha riscattato, lo ha fatto per il 75% conseguentemente alla vendita dell’immobile.

Ora, come emerso dalla rivisitazione delle previsioni di bilancio e ribadito nel corso nel Consiglio Comunale di lunedì 29 ultimo scorso, la previsione è stata modificata, solo dopo quattro mesi, con una riduzione di 150.000 euro, ovvero con una previsione di incasso pari a 400.000 euro a cui vanno tolti i 55.000 euro già incassati.

Parrebbe una visone ottimistica, ma bisogna dare atto che pare vi sia da parte della giunta, espressa a denti stretti dal Sindaco, la possibile rivisitazione delle norme e delle leggi con uno spirito più volitivo.

Nella seduta consigliare, un consigliere ha sostenuto che il Comitato ha condizionato, usando un eufemismo, anche i cittadini che liberamente volevano aderire alle proposte dell’amministrazione comunale.


Questa è una affermazione profondamente lesiva dello spirito che da sempre anima il Comitato Cara Terra Mia che potrebbe far sua la locuzione vox populi o ancora libero agire in libero pensiero, anche perché fra le sue prioritarie funzioni ha quella di fornire informazioni, quanto più possibile, scevre da condizionamenti.


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