mercoledì 12 novembre 2014

Bloccare lo sviluppo del ceppo



La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. È stata segnalata per la prima volta nel 1886, in un caso di peste suina, dal medico americano Daniel Elmer Salmon. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono S. enteritidis e S. typhimurium.

Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.

Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni da Salmonella spp. possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici e da cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi i rettili domestici (iguane e tartarughe d’acqua). I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione.

a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute




Parlano di Paderno Dugnano
Il cittadino del 8 Novembre 2014

Il notiziario del 7 Novembre 2014


CORRIERE DELLA SERA
A PADERNO DUGNANO
Salmonella a scuola, cinque casi
Sospetti sulle torte delle mamme
Cinque casi confermati, altri quattro in fase di accertamento, in tre diverse scuole. Negative le analisi sul cibo della ditta che fornisce il servizio mensa
di Ferdinando Baron
Non bastassero i sei casi di legionella a Bresso di cui uno mortale, è arrivata la salmonella a Paderno Dugnano. Dopo gli anziani alle prese col batterio killer, è toccato ai bambini fare le spese di un altro bacillo, non così pericoloso ma decisamente fastidioso e preoccupante. Cinque i bambini delle scuole elementari che sono stati ricoverati in ospedale in preda a febbre e dolori di stomaco, ma la situazione, secondo l’Asl, è sotto controllo. E non sarebbe la mensa scolastica la responsabile del contagio, ma dei cibi fatti in casa e portati a scuola dalle mamme.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì è giunta comunicazione da parte del Dipartimento di Prevenzione Medica dell’Asl territoriale di Milano 1, da cui dipende Paderno Dugnano, di alcuni casi di salmonellosi enterica che hanno coinvolto bambini che frequentano le scuole elementari in due diversi quartieri. I casi confermati sono cinque e altri quattro sono in fase di accertamento. Sono state attivate le procedure di indagine epidemiologica e il personale dell’Asl già giovedì mattina ha proceduto ad un controllo nel centro cottura comunale dove vengono preparati i pasti somministrati nelle refezioni scolastiche. «La situazione — ha spiegato il direttore generale dell’Asl Milano 1, Giorgio Scivoletto — è stata segnalata nel pomeriggio del 3 novembre. Ci siamo attivati immediatamente, avviando l’indagine epidemiologica, confermando cinque casi: siamo in attesa degli esiti dei test per gli altri quattro bimbi. Abbiamo anche avviato la ricerca delle cause della salmonellosi e le analisi hanno confermato l’esito negativo per l’azienda che rifornisce di pasti le tre scuole».

Il bacillo, quindi, potrebbe provenire da un’altra fonte. «In quei giorni — hanno spiegato dall’Asl — c’è stata a Paderno una castagnata e diverse mamme hanno portato torte cucinate in casa». Uno dei sospetti degli esperti è che una torta contenente uova poco cotte o trattate senza le dovute precauzioni sia stata la fonte dell’infezione. A disposizione dei cittadini, un call center della Asl in grado di dare tutte le informazioni del caso (che risponde al numero 800-671-671) e la guardia medica (800-103-103). L’Asl ha anche interpellato medici di famiglia e pediatri del territorio per capire se si sono verificati altri casi oltre agli otto noti, ma la risposta è stata negativa. Sotto pressione il Comune, coi genitori preoccupati. Anche se non sono stati presi particolari provvedimenti, su indicazione dell’Asl stessa, il sindaco Marco Alparone – che nella vita fa il farmacista - ha voluto seguire la situazione personalmente. «Da ieri sera siamo in costante contatto con l’Asl per indagare sulle possibili cause dei casi di Salmonellosi che sono stati confermati dagli esami clinici – sottolinea il primo cittadino – Sin dalle prime ore di questa mattina abbiamo messo sotto esame il nostro centro cottura proprio per scongiurare un’eventuale proliferazione di contagio tra i bambini. L’esito è stato negativo e la mensa ha continuato a funzionare regolarmente. Abbiamo raccomandato ai dirigenti scolastici un presidio igienico-sanitario ancora più scrupoloso e alle famiglie di adottare le stesse precauzioni anche in ambienti domestici. Il fenomeno c’è stato ed è reale, ma non è il caso di allarmismi bensì di una scrupolosa attenzione e costante monitoraggio. L’obiettivo più importante è prendere le giuste precauzioni affinché il contagio si esaurisca».



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A PRESTO CARA TERRA MIA

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