La nota del 28
settembre 2014 è visionabile alla pagina:
Il dovere di
astenersi nel caso di palese conflitto di interessi è in capo al singolo
amministratore.
Nel caso il voto
del singolo amministratore "scorretto" sia necessario per garantire il numero
legale e far passare a tutti i costi una delibera, i cittadini si possono
difendere solo facendo (nei termini) ricorso, in quanto Sindaco e Consiglio comunale
non sono tenuti ad indagare e quindi a far rispettare un obbligo di legge, che
garantisce il principio costituzionale di imparzialità e trasparenza.
Questa è la
risposta del Sindaco Alparone, in sintesi si potrebbe dire:
«Se la và... la g'ha i gamb!»
Se và, ha le gambe, come dice un vecchio proverbio meneghino.
C'è chi, per interessi propri, ha voluto far passare una deliberazione che non va incontro alle esigenze e ai diritti dei cittadini di Paderno Dugnano |
Non si ritirano le seconde proposte inviate ai condomini 167, ma si dichiara la disponibilità all'adozione di una nuova deliberazione che superi gli errori ( e gli orrori) della seduta del 7 aprile. |
Nel “precisare che nella nota che si riscontra
non sono stati indicati vizi di legittimità” i Sindaco ha ragione. Ma, se
il comitato non fa nomi, il primo cittadino, se vuole, non farebbe molta fatica
a controllare i 15 (quindici) votanti, oltre Lui. Forse potrebbe scappare
qualche consigliere con parenti di terzo o quarto grado interessato dalla
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, ma non
dovrebbe sfuggire colui direttamente coinvolto, che magari ha già ricevuto la
proposta, e che magari ha anche già aderito, e che magari si illudeva nella
restituzione di quanto già pagato.
Ma arrivando alla
vera sostanza della comunicazione rileviamo, comunque, la disponibilità di
arrivare ad una nuova deliberazione.
Confidiamo, che
finalmente si arrivi a proposte condivise ed accettabili.
Il Comitato Cara
Terra Mia è nel rilevare una diversa volontà di dialogo dell’amministrazione
comunale, come sempre, è ben disponibile alla collaborazione a favore di tutti
i condomini 167 padernesi.
L’impossibilità
di indagine sulla deliberazione dello scorso 7 aprile impone, per onere alla
trasparenza, una più precisa analisi della serata, che ci riserviamo di
effettuare nei prossimi giorni.
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