giovedì 29 gennaio 2015

Il Consiglio comunale del 7 aprile 2014: chi ha detto, o (peggio) fatto cosa - parte 2



prima rivedere le stime
poi applicare una riduzione con il corrispettivo corretto
Il verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 29 settembre 2014 ha, tra l’altro, approvato la trascrizione della seduta del 7 aprile, di cui alla deliberazione n. 17 ad oggetto: “DETERMINAZIONE DELLA PERCENTUALE DI ABBATTIMENTO DEL VALORE VENALE RELATIVO AL CALCOLO DEL CORRISPETTIVO PER LA TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE IN DIRITTO DI PROPRIETÀ. CONSEGUENTE MODIFICA DELLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 50 DEL 28 GIUGNO 2011”. La contestatissima deliberazione, per le “presunte” irregolarità formali e sostanziali (un numero legale su cui ancora oggi gravano pesanti “sospetti” e un calcolo che riteniamo non corretto).

La prima parte, costituita dall’intervento iniziale del Vicesindaco Gianluca Bogani è già stata pubblicata sul blog:

il dibattito inizia con i cittadini che protestano dopo l'intervento del Vicesindaco Bogani
perchè dev'essere ovvio per la Lega Nord votare a favore di una delibera sbagliata? 

Occorre fare una precisazione. Quando si dice che è stata applicata la legge, si dice il vero. Il problema che la legge non dice come calcolare il valore venale del terreno oggetto del riscatto del diritto di superficie.
E se si considerano “NUOVE” le case 167 con qualche decina d’anni di vetustà, non ci vuole molto a capire che non si sta applicando una norma, ma si fa una precisa scelta politica per far lievitare i corrispettivi.
E se si considera il valore a metro quadrato delle abitazioni economiche e popolari della periferia padernese nella misura di 1.912 euro, non ci vuole molto a capire che si vuole offrire alcuna soluzione agevolativa, ma che si tratta di un valore nettamente fuori dal mercato immobiliare.
E se non si vuole applicare i valori espressi dalle tabelle OMI dell’Agenzia delle entrate, non ci vuole moto a capire che è una precisa scelta politica per affondare le mani nelle tasche dei cittadini.
La legge, la n. 448 del 1998, articolo 31, comma 48, andrebbe almeno letta, non è mai troppo tardi.

Le opposizioni non partecipano al voto e lasciano insieme al pubblico la sala consiliare.

Alla prossima con la votazione conclusiva. Tra i votanti anche consiglieri in conflitto di interessi?


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