La legge
sul “dopo di noi”, se ne discute anche a Paderno Dugnano.
L’incontro
promosso dal Partito Democratico si è tenuto Venerdì 8 Aprile in Sala
Consiliare a Paderno Dugnano.
La legge si occupa dell'assistenza delle persone con disabilità gravi che restano senza sostegno familiare.
I relatori:
Emilio
Rota – Presidente ANFFAS Regione Lombardia e Presidente Fondazione
“Dopo
di Noi”
On.
Elena Carnevali – Relatrice della legge alla Camera
On. Ezio Casati – Commissione Affari Sociali (promotore dell'iniziativa)
On.
Daniela Gasperini - Commissione Affari
Costituzionali
Corrado
Mandreoli – Segretario Camera del Lavoro di Milano.
presenti in sala anche molto numerosi, i componenti dell'ANFFAS di Paderno Dugnano.
In Italia le persone
colpite da disabilità grave e per questo non autosufficienti sono 2 milioni e
600 mila, il 4,8 per cento della popolazione italiana.
Alcuni riferimenti del
testo di legge:
Il testo di legge
unificato è composto da dieci articoli e ha l’obiettivo di evitare la
“sanitarizzazione” dei casi più gravi nel momento in cui vengono a mancare i
parenti che li hanno seguiti, consentendo loro di continuare a vivere nelle
proprie case o in case-famiglia. «Il profilo di questa legge è sociale e non
sanitario.
L’articolo 1
stabilisce che la legge è destinata alle persone «con disabilità grave non
determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità,
prive di sostegno familiare».
L’articolo 2
disciplina i livelli essenziali delle prestazioni nel campo sociale da
garantire su tutto il territorio nazionale.
L’articolo 3
istituisce un fondo per l’assistenza alle persone con disabilità gravi prive
del sostegno familiare, al quale sarà possibile accedere con alcuni requisiti.
I criteri saranno individuati da un decreto del ministero del Lavoro che dovrà
essere emanato entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Le risorse del fondo,
dice l’articolo 4, con la partecipazione di regioni, enti locali, organismi del
terzo settore o privati, serviranno a realizzare «programmi e interventi
innovativi di residenzialità», alla creazione di “case famiglia” per disabili e
a sviluppare programmi per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile
ai disabili senza assistenza. Il comma 400 dell’articolo 1 della legge di
stabilità per il 2016 aveva già istituito un fondo di 90 milioni di euro per
finanziare interventi legislativi di questo tipo.
L’articolo 5 e
l’articolo 6 stabiliscono che nella dichiarazione dei redditi sarà possibile
detrarre le spese sostenute per le polizze assicurative stipulate per la tutela
dei disabili, con l’incremento da 530 a 750 euro della detraibilità dei premi
per assicurazioni versati per rischi di morte.
Si prevede inoltre che
i trasferimenti di beni e di diritti a causa di morte (per donazione, trust o a
titolo gratuito) siano esenti dall’imposta di successione e donazione purché
abbiano come finalità esclusiva la cura e l’assistenza della persona disabile. I
trust sono una forma di protezione legale che prevede la destinazione di alcuni
beni da parte di qualcuno (il disponente) a vantaggio di un altro soggetto di
sua fiducia, che dovrà amministrare questi beni a vantaggio di un beneficiario
attenendosi alle indicazioni e al programma che il disponente stabilisce
nell’atto istitutivo.
Gli articoli 7 e 8
prevedono infine campagne informative del governo e una relazione annuale sullo
stato di attuazione delle disposizioni in materia di assistenza ai disabili
gravi privi di sostegno familiare.
Gli articoli 9 e 10 si
occupano della copertura finanziaria dell’applicazione della legge: oltre al
fondo previsto in legge di Stabilità saranno stanziati 56,9 milioni di euro nel
2016 e 66,8 milioni di euro dal 2017.
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DOPO DI NOI
in poche parole quello che vorremmo
VOGLIAMO VIVERE A CASA NOSTRA
IN UNA CONDIZIONE
NON SANITARIA
a presto CARA TERRA MIA
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