domenica 10 aprile 2016

DOPO DI NOI

La legge sul “dopo di noi”, se ne discute anche a Paderno Dugnano.












L’incontro promosso dal Partito Democratico si è tenuto Venerdì 8 Aprile in Sala Consiliare a Paderno Dugnano.

 La legge si occupa dell'assistenza delle persone con disabilità gravi che restano senza sostegno familiare.




I relatori:

Emilio Rota – Presidente ANFFAS Regione Lombardia e Presidente Fondazione

“Dopo di Noi”

On. Elena Carnevali – Relatrice della legge alla Camera

On. Ezio Casati – Commissione Affari Sociali (promotore dell'iniziativa)

On. Daniela Gasperini -     Commissione Affari Costituzionali

Corrado Mandreoli – Segretario Camera del Lavoro di Milano.



presenti in sala anche molto numerosi, i componenti dell'ANFFAS di Paderno Dugnano.



In Italia le persone colpite da disabilità grave e per questo non autosufficienti sono 2 milioni e 600 mila, il 4,8 per cento della popolazione italiana.

Alcuni riferimenti del testo di legge:
Il testo di legge unificato è composto da dieci articoli e ha l’obiettivo di evitare la “sanitarizzazione” dei casi più gravi nel momento in cui vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti, consentendo loro di continuare a vivere nelle proprie case o in case-famiglia. «Il profilo di questa legge è sociale e non sanitario.
L’articolo 1 stabilisce che la legge è destinata alle persone «con disabilità grave non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare».
L’articolo 2 disciplina i livelli essenziali delle prestazioni nel campo sociale da garantire su tutto il territorio nazionale.
L’articolo 3 istituisce un fondo per l’assistenza alle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare, al quale sarà possibile accedere con alcuni requisiti. I criteri saranno individuati da un decreto del ministero del Lavoro che dovrà essere emanato entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Le risorse del fondo, dice l’articolo 4, con la partecipazione di regioni, enti locali, organismi del terzo settore o privati, serviranno a realizzare «programmi e interventi innovativi di residenzialità», alla creazione di “case famiglia” per disabili e a sviluppare programmi per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile ai disabili senza assistenza. Il comma 400 dell’articolo 1 della legge di stabilità per il 2016 aveva già istituito un fondo di 90 milioni di euro per finanziare interventi legislativi di questo tipo.
L’articolo 5 e l’articolo 6 stabiliscono che nella dichiarazione dei redditi sarà possibile detrarre le spese sostenute per le polizze assicurative stipulate per la tutela dei disabili, con l’incremento da 530 a 750 euro della detraibilità dei premi per assicurazioni versati per rischi di morte.
Si prevede inoltre che i trasferimenti di beni e di diritti a causa di morte (per donazione, trust o a titolo gratuito) siano esenti dall’imposta di successione e donazione purché abbiano come finalità esclusiva la cura e l’assistenza della persona disabile. I trust sono una forma di protezione legale che prevede la destinazione di alcuni beni da parte di qualcuno (il disponente) a vantaggio di un altro soggetto di sua fiducia, che dovrà amministrare questi beni a vantaggio di un beneficiario attenendosi alle indicazioni e al programma che il disponente stabilisce nell’atto istitutivo.
Gli articoli 7 e 8 prevedono infine campagne informative del governo e una relazione annuale sullo stato di attuazione delle disposizioni in materia di assistenza ai disabili gravi privi di sostegno familiare.
Gli articoli 9 e 10 si occupano della copertura finanziaria dell’applicazione della legge: oltre al fondo previsto in legge di Stabilità saranno stanziati 56,9 milioni di euro nel 2016 e 66,8 milioni di euro dal 2017.

---------------------------------------------------------------------------------------------------
DOPO DI NOI
in poche parole quello che vorremmo

VOGLIAMO  VIVERE A CASA NOSTRA 
IN UNA CONDIZIONE 
NON SANITARIA


a presto CARA TERRA MIA

Nessun commento:

Posta un commento