Paderno
Dugnano si conferma la città con la fiscalità
a carico
delle imprese tra le più basse
nelle
aree di Milano
lo dice Assolombarda
Paderno Dugnano si conferma la città in cui
i cittadini pagano il
massimo consentito
dalla legge per l’addizionale comunale IRPEF
lo dicono i cittadini
Cara Terra Mia di LUNEDÌ 16 FEBBRAIO 2015
Ma vediamo come è cambiata l’aliquota a carico dei cittadini padernesi da quando l’attuale amministrazione Alparone – Bogani è alla guida della città.
Non si vorrebbe che,
come nel caso della trasformazione del diritto di superficie in diritto di
proprietà, ci si trovi di fronte ad aumenti, aumenti ed ancora aumenti.
La precedente
amministrazione, per l’anno 2009, ha lasciato in
eredità agli attuali amministratori l’aliquota della 0,4% (delibera n. 74 del 16 dicembre 2008), per poi aumentare
progressivamente:
In soli due anni
l’addizione comunale all’I.R.P.E.F. è raddoppiata, raggiungendo il massimo
consentito dalla legge, e per fortuna che le norme non consentono ulteriori
aumenti.
Nel caso della
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, vista la
discrezionalità nel redigere le stime, si è potuto andare anche oltre.
La
curiosità, allora, impone di vedere cosa succede nei comuni confinanti con
Paderno Dugnano, o comunque vicini e, già che ci siamo nei comuni capoluogo di
Milano e Monza.
Non sarà che per
l’addizione comunale all’I.R.P.E.F. i cittadini padernesi siano i più
tartassati?
Amara scoperta, ebbene si. Su tredici comuni analizzati per l’anno 2014, Paderno è tristemente (per i cittadini) capofila nella tassazione.
Non solo
la tassazione è la più alta (al massimo consentito), come peraltro previsto da
altre amministrazioni, ma fatto quasi unico (unico per chi applica l’aliquota
dello 0,8%) non è prevista alcuna soglia di esenzione, oltre a non prevedere
alcuna progressività dell’imposta.
I Comuni di Novate
Milanese, Limbiate e Monza prevedono aliquote inferiori. Ad esempio a Novate
Milanese per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro l’aliquota prevista è
dello 0,65% per poi crescere progressivamente fino allo 0,80% solo oltre i
75.000 euro. A Limbiate per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro
l’aliquota prevista è dello 0,55% per poi, anche in questo caso, crescere
progressivamente fino allo 0,80% solo oltre i 75.000 euro. Sulla stessa linea
anche Monza per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro l’aliquota prevista
è dello 0,60% per arrivare all’aliquota
dello 0,80%, ma solo oltre i 75.000 euro. Tutte queste amministrazioni, per i
vari scaglioni di reddito, prevedono aliquote intermedie tra la minima e la
massima.
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