L’ISTAT (Istituto nazionale di statistica) in data 3 luglio ha
pubblicato i dati (provvisori) relativi ai prezzi delle abitazioni del I°
semestre 2014, accompagnati dai dati definitivi del IV trimestre 2013.
Nel primo trimestre 2014, sulla base delle stime preliminari,
l'indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, è diminuito
dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% nei confronti dello
stesso periodo del 2013.
L’ISTAT conferma la tendenza al calo congiunturale e tendenziale
dei prezzi delle abitazioni in atto da oltre due anni.
le abitazioni esistenti sono state penalizzate dal mercato immobiliare |
A Paderno Dugnano, per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, si va in direzione opposta. Invece di procedere con l’applicazione di un corretto valore a metro quadrato delle abitazioni economiche e popolari, da € 1.200 a € 1.500 secondo l’Agenzia delle entrate (lo Stato), anziché € 1.912, considerato il valore minimo da Alparone e Bogani, si arriva al paradosso di applicare il generico incremento ISTAT, che va ad aumentare corrispettivi che andrebbero ridotti. Ciò che chiede Cara Terra Mia è in piena conformità con le quotazioni e l’andamento del mercato immobiliare verificato dagli organismi pubblici, a cui un ente locale dovrebbe rifarsi.
Abbiamo già dato notizia dell’incredibile applicazione
dell’adeguamento ISTAT su stime viziate da un dato di partenza che non fa
riferimento alle tabelle OMI, e agli effettivi valori di mercato:
Le note metodologiche per la determinazione dei prezzi delle
abitazioni da parte dell’ISTAT specificano, tra l’altro, che:
Per l’Italia gli indici IPAB vengono costruiti utilizzando dati
provenienti da fonti amministrative; in particolare sono utilizzati i dati degli atti notarili di compravendita immobiliare
di cui è titolare l’Agenzia delle Entrate che ha incorporato l'Agenzia del
Territorio a partire dal 1° dicembre 2012 (art. 23 quater del decreto legge n.
95/2012).
Inoltre, l’attuale procedura di produzione degli indici ha potuto
beneficiare e tuttora beneficia della collaborazione della Direzione Centrale
Osservatorio del Mercato immobiliare e Servizi Estimativi (OMISE) dell'ex
Agenzia del Territorio.
e inoltre:
Gli atti notarili di compravendita immobiliare costituiscono, la fonte
informativa su cui l’Istat basa la costruzione degli indici dei prezzi delle
abitazioni. I dati dei rogiti hanno
acquisito soltanto di recente una rilevanza statistica ai fini del calcolo dei
nuovi indicatori; questo grazie agli effetti di importanti innovazioni
normative che determinano una maggiore coerenza tra il prezzo dichiarato e
quello effettivamente pagato (art. 1, comma 497, Legge Finanziaria 2006; art.
1, comma 309, Legge Finanziaria 2007; art. 1, commi 164 e 165, Legge Finanziaria
2008). Inoltre, la possibilità data ai notai di eseguire i diversi adempimenti
relativi allo stesso atto immobiliare con la trasmissione online del Modello
Unico Informatico (MUI), entro trenta giorni dalla data dell’atto, valorizza
ulteriormente la fonte in quanto assicura la disponibilità di una base dati
aggiornata tempestivamente.
La fonte informativa corrente utilizza la banca dati del Registro, di
cui è responsabile l’Agenzia delle Entrate, come fonte primaria per
determinare soggetti acquirenti e venditori e relativi oggetti compravenduti;
queste informazioni sono integrate con i dati desunti dal Catasto e dalla banca dati dell’OMI, gestite
anch’esse dall’Agenzia delle Entrate.
In pratica l’organismo pubblico, già di per se attendibile, certifica,
per sollevare ogni dubbio la correttezza dei dati pubblicati prima dall’Agenzia
delle entrate e poi dall’ISTAT.
La pubblicazione completa è consultabile alla pagina:
PS: LA RHO MONZA VERSIONE SERRAVALLE QUANTO INCIDERA' SULLE QUOTAZIONI DEGLI IMMOBILI A PADERNO DUGNANO ?
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